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Gruppo Misto - Interpellanza nr. d'ordine 884

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
884 160 20/10/2017 Ottavio Serena
 
Renzo Scarpa
Assessore
Giorgio D'Este
 
e p. c.
Al Presidente della II Commissione
23/10/2017 22/11/2017 in Commissione

 

 

Venezia, 20 ottobre 2017
nr. ordine 884
n p.g. 160
 

All'Assessore Giorgio D'Este


e per conoscenza

Al Presidente della II Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare II Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Degrado nelle aree del territorio veneziano. Situazione, percezione e azioni da implementare.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

PREMESSO CHE:

- nel mese di maggio scorso, preoccupato per il fenomeno di degrado e sulla spinta delle ripetute e documentate segnalazioni che ci sono pervenute da parte dei cittadini, lo scrivente Gruppo Consiliare Misto ha presentato un’interpellanza tesa a denunciare la crescente situazione della problematica, alla quale il territorio veneziano è sottoposto (allegato 1);

- purtroppo, nonostante l’innegabile e seria portata del problema, tale interpellanza non è a tutt’oggi stata presa in considerazione da parte di Sindaco e Giunta;

- a farci allarmare, è la cd. dittatura delle immagini influenti, per ricordare le parole del Presidente Amato, in cui sembra essere caduta la Giunta, che dovrebbe evitare di inseguire i media nel tentare di raccontare il film pianificato, desiderato, inseguito, invece di avviare un’azione sistemica, sostenibile, credibile, palpabile e, consentitecelo, soprattutto silenziosa sul degrado fisico e su quello sociale, su quei cd. soft crimes che sono una delle più forti componenti di quell’allarme sociale che attanaglia vaste aree della nostra città e della popolazione che vi risiede. Anche perché, far finta che un problema non esista, non è certo il modo migliore per risolverlo: occorre assumersi l’onere e le relative responsabilità. A nostro avviso, oltre alla sensazione che si sta operando in modo perlomeno insufficiente, si fornisce all’opinione pubblica un’immagine edulcorata e poco realistica rispetto a quanto sta realmente accadendo, invece, sulle nostre strade;

- i titoli come “Mestre sicura, 6 arresti e 39 espulsioni” (allegato 2), non rassicurano ma anzi alimentano la preoccupazione e la paura, oltre ad apparire in forte contraddizione con quella che risulta essere l’attuale condizione della città. E a farci rendere conto di questo, sono sufficienti alcuni passaggi in ore e zone diverse della città nel corso della giornata;

- a fornire il messaggio che la situazione stia peggiorando, sono spesso paradossalmente testate giornalistiche non locali, ma addirittura a livello nazionale. Il 12 ottobre scorso, infatti, su Rai 2 veniva diffuso un programma che parlava della città di Mestre, con titolo: “Eroina gialla a Mestre, video viaggio nel mondo della nuova droga killer” (allegato 3). Il reportage giornalistico, ha mostrato un’immagine della città, purtroppo, ben lontana dalla “Mestre sicura” tanto proclamata da qualcuno;

- come già riportato nella citata nostra interpellanza di maggio scorso, si ribadisce qui che il degrado, non è solamente costituito dagli aspetti della microcriminalità, la quale a volte rappresenta soltanto “una goccia nell’oceano dello stesso degrado”, ma si estrinseca attraverso innumerevoli altre facce (squallore, sporcizia, inquinamento ambientale eccetera eccetera). E a molte delle quali, avendole sotto agli occhi di continuo, non ci facciamo più caso, perché sono diventate, purtroppo, parte del paesaggio. Si pensi ad esempio alle scritte sui muri o al suk che troviamo attorno a Santa Lucia, alla Stazione di Mestre e ad alcune aree della periferia dell’area metropolitana;

- anche la microcriminalità (strettamente collegata allo spaccio) risulta essere, comunque, secondo fonti della Prefettura in aumento;

- il “semplice” degrado ambientale è risaputo che sia origine anche di degrado morale. Spinge a comportamenti antisociali ed ha spesso l’effetto di indurre a violare le regole e dà la sensazione di impunità;

- andrebbe capito che la portata del danno economico e di immagine che il degrado porta con sé è sempre considerevole. Una città degradata, non solo rappresenta un disagio per chi vi abita, ma perde anche quote turistiche, del turismo di qualità, che è quello più redditizio.
Ma non è solo questo, poiché tutto perde inesorabilmente di valore. Compresi gli immobili. E’ quanto sta accadendo purtroppo a certe aree urbane della nostra terraferma, dove si può facilmente riscontrare l’esteso aspetto del fenomeno;

- occorre qui fare anche un doveroso distinguo, tra quello che è il “degrado” ed il concetto di “garantire la sicurezza”. Anche perché molto spesso viene fatta confusione, tra i due termini da parte di alcuni, senza tener conto che l’una è invece sovente conseguenza dell’altro e che hanno rispettivamente competenze diverse.

- Il compito di garantire la sicurezza dei cittadini è affidato alle Forze di Polizia ad ordinamento nazionale, mentre le mansioni amministrative deputate ad affrontare il degrado nelle sue molteplici forme, dovrebbero essere garantite, per quanto gli compete, prevalentemente dal Sindaco e dall’Amministrazione Comunale e sarebbe il caso che ognuno tornasse a fare il proprio lavoro perché altrimenti potremmo giungere al paradossale esito che nessuno fa più ciò che dovrebbe;

- si ribadisce, altresì, come lo scrivente Gruppo Misto ha già avuto modo di affermare in altre occasioni, che per quanto riguarda i compiti di contrasto ai reati complessi ed articolati, (come possono essere ad esempio quelli connessi all’associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti eccetera, eccetera) essi debbano rimanere in capo alle Forze di Polizia ad ordinamento nazionale evitando la sovraesposizione della Polizia Municipale in compiti e attività che non le sono consuete.

CONSIDERATO CHE:

- per quanto esposto in premessa, riteniamo assolutamente urgente ritornare sulla questione del degrado, con la speranza, questa volta, di ottenere riscontro nei fatti da parte di chi si dovrebbe far carico dei relativi problemi;

- avanziamo un’ulteriore richiesta di essere ascoltati, per fare in modo che il tema sia dibattuto in seno al Consiglio Comunale, anche in quanto portavoce di gruppi di cittadini che, in gran numero, tentano in ogni modo di rappresentare il loro disagio all’Amministrazione di questo Comune. Quasi sempre senza riuscirvi e basti pensare alla grande quantità di loro lettere e segnalazioni, che ci è stato riferito essere in attesa di risposta da parte del Sindaco, come quella (tra l’altro inviata anche ad altre autorità) che si riporta in allegato 4.

ATTESO CHE:


- siccome i soli concetti non garantiscono la capacità oggettiva di fornire un preciso quadro della situazione, gli scriventi consiglieri, per meglio documentare le circostanze descritte, allegano alla presente interpellanza anche una serie di fotografie, scattate in questi ultimi mesi, che ci sono state trasmesse da cittadini preoccupati per il futuro della loro città.
Tali documenti (da allegato 6 ad allegato n. 45), sono solo una parte, significativa, di quanto ci è pervenuto e che in pratica non hanno bisogno di ulteriori commenti, vista la rappresentazione del degrado ivi evidenziato. Apposita descrizione dei luoghi e delle situazioni è definita nell’allegato n. 5.

PER QUANTO SOPRA ESPOSTO SI CHIEDE AL SINDACO DI VENEZIA E ALL’ASSESSORE COMPETENTE:

- di considerare approfonditamente ed attentamente quanto esposto in premessa, vista la rilevanza dei fatti rappresentati;

- di convocare quanto prima una o più commissioni finalizzate a valutare la portata di quello che è il degrado nelle aree del nostro territorio. Magari dando spazio anche ai cittadini che volessero esporre le loro problematiche in proposito;

- di valutare misure, anche straordinarie, per far fronte alle difficoltà espresse in premessa, destinando adeguate risorse nelle apposite voci di bilancio 2018.


Allegati
 
Allegato 1 (pdf - 40 kb)
Allegato 2 (pdf - 307 kb)
Allegato 3 (pdf - 40 kb)
Allegato 4 (pdf - 268 kb)
Allegato 5 (pdf - 29 kb)
Allegato 6 (pdf - 1,8 Mb)
Allegato 7 (pdf - 2,3 Mb)
Allegato 8 (pdf - 2,1 Mb)
Allegato 9 (pdf - 1,1 Mb)
Allegato 10 (pdf - 1,5 Mb)
Allegato 11 (pdf - 2,1 Mb)
Allegato 12 (jpg - 374 kb)
Allegato 13 (pdf - 1 Mb)
Allegato 14 (pdf - 1,5 Mb)
Allegato 15 (pdf - 2,7 Mb)
Allegato 16 (pdf - 2,4 Mb)
Allegato 17 (pdf - 1,2 Mb)
Allegato 18 (pdf - 1,5 Mb)
Allegato 19 (pdf - 1,8 Mb)
Allegato 20 (pdf - 1,5 Mb)
Allegato 21 (pdf - 1,7 Mb)
Allegato 22 (pdf - 383 kb)
Allegato 23 (pdf - 1,5 Mb)
Allegato 24 (pdf - 2,8 Mb)
Allegato 25 (pdf - 1,7 Mb)
Allegato 26 (pdf - 1,8 Mb)
Allegato 27 (pdf - 1,7 Mb)
Allegato 28 (jpg - 326 kb)
Allegato 29 (pdf - 2,6 Mb)
Allegato 30 (pdf - 2,3 Mb)
Allegato 31 (pdf - 2,1 Mb)
Allegato 32 (pdf - 1,4 Mb)
Allegato 33 (pdf - 1,7 Mb)
Allegato 34 (pdf - 1 Mb)
Allegato 35 (pdf - 2,3 Mb)
Allegato 36 (pdf - 1,2 Mb)
Allegato 37 (pdf - 2 Mb)
Allegato 38 (pdf - 1,6 Mb)
Allegato 39 (pdf - 1,3 Mb)
Allegato 40 (pdf - 1,4 Mb)
Allegato 41 (pdf - 1,2 Mb)
Allegato 42 (pdf - 1,4 Mb)
Allegato 43 (pdf - 1 Mb)
Allegato 44 (pdf - 1,3 Mb)
Allegato 45 (pdf - 1,5 Mb)

 

Ottavio Serena

Renzo Scarpa

 
  1. Ottavio Serena
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 20-10-2017 ore 12:34
Ultima modifica 20-10-2017 ore 12:34
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