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Partito Democratico - Interrogazione nr. d'ordine 1839

Logo Partito Democratico Monica Sambo
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1839 51 10/03/2020 Monica Sambo
 
Nicola Pellicani
Rocco Fiano
Giovanno Pelizzato
Sindaco
Luigi Brugnaro
 
inoltrata a
Assessore Simone Venturini
18/03/2020 17/04/2020 scritta
 
rinviata
in Consiglio

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
cambio iter per scadenza termini risposta18-04-2020Inviata per la trattazione in Consiglio comunale ai sensi dell'art. 16 c. 5 del Regolamento del C.c.
delega25-03-2020Leggi

 

Venezia, 10 marzo 2020
nr. ordine 1839
n p.g. 51
 

Al Sindaco Luigi Brugnaro


e per conoscenza

Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Proposte emergenza Covid 19 – Attività Comune di Venezia.

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

 Premesso che

Con DPCM del 8.03.2020 il Comune e tutta la Provincia di Venezia sono stati classificati come zona rossa;
Che il predetto DPCM stabilisce di “evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all'interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. E' consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”;


Premesso inoltre che

la direttiva n. 1 del 25 febbraio 2020 “prime indicazioni in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-2019 nelle pubbliche amministrazioni al di fuori delle aree di cui all'articolo 1 del decreto-legge n.6 del 2020” richiama le modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa, tra le quali il lavoro agile, in cui tra l’altro le amministrazioni in indirizzo, nell’esercizio dei poteri datoriali, sono invitate a potenziare il ricorso al lavoro agile, individuando modalità semplificate e temporanee di accesso alla misura con riferimento al personale complessivamente inteso, senza distinzione di categoria di inquadramento e di tipologia di rapporto di lavoro.

Il DPCM del 1° marzo 2020 concernente ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, all’articolo 4, comma 1, lettera a) introduce ulteriori misure di incentivazione del lavoro agile, stabilendo che: “la possibilità che la modalità di “lavoro agile” sia applicata, per la durata dello stato di emergenza, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali previsti”.

decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9 prevede misure normative volte a garantire, mediante Consip S.p.A., l’acquisizione delle dotazioni informatiche necessarie alle pubbliche amministrazioni al fine di poter adottare le misure di lavoro agile per il proprio personale.

Infine la direttiva n. 1/2020 del 04 marzo 2020 stabilisce ulteriori “Misure incentivanti per il ricorso a modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa”


Richiamata
l’interrogazione nr. d'ordine 1833 del 05.03.2020.


Considerato che
è necessario attuare tutte le misure necessarie al fine di attuare le prescrizioni stabilite dal DPCM del 08.03.2020

SI INTERROGA IL SIDACO PER SAPERE:

1) se intenda mettere in atto con urgenza tutte le misure per avviare al più presto il lavoro agile/smart working presso il Comune di Venezia come già richiesto con interrogazione del 5.03.2020 estendendola a più lavoratori possibili, ed ampliarla rispetto alle previsioni della circolare pg. 134100 del 9.03.2020 che stabilisce un limite massimo di 3 giorni a settimana per l’utilizzo dello strumento;
2) per quali ragioni ha rilasciato negli scorsi giorni dichiarazioni alla stampa che disincentivavano o negavano l’accesso al lavoro agile da parte dei lavoratori dipendenti;
3) se abbia definito o intenda definire, temporaneamente per il solo periodo dell’emergenza, modalità di accesso ai servizi con il pubblico per appuntamento;
4) se intenda ridurre solo temporaneamente al periodo dell’emergenza i servizi di front office, privilegiando quelli in back office;
5) se intenda adoperarsi, per quanto di competenza, per limitare o impedire eventuali sfratti da abitazioni pubbliche o private;
6) se intenda rafforzare i servizi sociali del Comune nonché potenziare gli interventi di prossimità nei confronti di persone anziane in fragilità o isolamento per tutelarne il benessere socio-sanitario e una maggiore tranquillità;
7) istituire e pubblicizzare un numero di telefono del Comune dedicato ad anziani e persone in difficoltà;
8) se intenda attivare un servizio per la spesa a domicilio (nonché per la consegna delle medicine) per gli over 65 o per coloro che si trovino in particolari condizioni.

 

 

Monica Sambo

Nicola Pellicani
Rocco Fiano
Giovanno Pelizzato

 
 
Pubblicata il 10-03-2020 ore 16:58
Ultima modifica 10-03-2020 ore 16:58
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