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Movimento 5 Stelle - Interrogazione nr. d'ordine 1811

Logo Movimento 5 Stelle Elena La Rocca
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1811 30 03/02/2020 Elena La Rocca
 
Sara Visman
Assessore
Simone Venturini
04/02/2020 05/03/2020 scritta

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta21-02-2020Leggi

 

Venezia, 3 febbraio 2020
nr. ordine 1811
n p.g. 30
 

All'Assessore Simone Venturini


e per conoscenza

Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Stato dell'arte dell'applicazione del Reddito di Cittadinanza in riferimento allo svolgimento delle funzioni di competenza del Comune

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

Premesso che

- con il decreto legge 28 gennaio 2019, n.4, convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, è stato introdotto nell'ordinamento il Reddito di Cittadinanza (RdC), al fine di consentire l'attivazione e la gestione dei Patti per il lavoro e dei Patti per l'Inclusione sociale;


- l'art. 6 del sopraccitato provvedimento, prevede l'istituzione di due piattaforme digitali, una presso l'ANPAL, per il coordinamento dei Centri per l'impiego, l'altra presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per il coordinamento dei Comuni;

- con il Decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 23 luglio 2019 sono state approvate le Linee Guida per la definizione dei Patti per l’inclusione sociale, sulle quali era già stata raggiunta l’intesa in Conferenza Unificata il 27 giugno 2019;


- nell'agosto 2019 il Ministero del Lavoro (Nota Mips n. 7250 dell'8.8.19) ha comunicato agli Uffici competenti in materia di RdC degli Ambiti territoriali, agli Uffici competenti in materia di RdC dei Comuni, nonché all'Anci - Dipartimento Welfare e al Coordinamento delle Regioni, l'attivazione della Piattaforma per la Gestione dei Patti per l'inclusione sociale per i soggetti che stipulano il Patto per l'inclusione sociale, nonché per la gestione dei progetti utili per la collettività, anche nell'ambito del Patto per il lavoro, la c.d. Piattaforma GePI, reperibile all'indirizzo https://pattosocialerdc.lavoro.gov.it/, ovvero dello strumento per l'attuazione delle attività di competenza dei Comuni rivolte ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

 

Preso atto che
- le piattaforme digitali rappresentano strumenti di condivisione delle informazioni sia tra le amministrazioni centrali e i sevizi territoriali (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ANPAL, Inps, Comuni, Centri per l'Impiego e tutti gli altri soggetti accreditati), che tra gli stessi servizi territoriali;

- il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al fine di dare avvio all'inclusione sociale prevista dalla legge istitutiva del RdC, ha predisposto la Piattaforma GePI proprio per la gestione dei Patti per l'Inclusione Sociale, nonché per verificare i requisiti anagrafici dei beneficiari di RdC, ed altresì per la gestione dei Progetti Utili alla Collettività (PUC) cui sono tenuti a partecipare i beneficiari di RdC.

 

Considerato che
- ai fini dell'accreditamento degli utenti alla piattaforma, con nota del Ministero del Lavoro n. 4143 del 16 maggio 2019, è stato richiesto agli Ambiti di indicare il soggetto da accreditare con ruolo "Amministratore di Ambito". Si tratta dell'unico utente abilitato ad accreditare sulla Piattaforma, su indicazione dei relativi Comuni, gli operatori autorizzati a svolgere i ruoli previsti;

 

- nelle more dell'emanazione del Decreto che disciplina la piattaforma GePI è stato comunque attivato l'accreditamento degli utenti individuati dai singoli Comuni per operare sulla Piattaforma GePI; sono altresì state trasmesse le linee guida per l'accreditamento alla piattaforma GePI, che descrivono i diversi ruoli che gli operatori dei Comuni e degli Ambiti territoriali potranno svolgere sulla piattaforma, nonché è stato indicato il processo e le modalità tramite cui si potranno accreditare;

 

- a tal proposito è necessario che ogni singolo Comune (e, laddove è prevista la gestione associativa dei serviti, il "Soggetto attuatore della forma associativa") stipuli per adesione una convenzione con il Ministero, che la Nota Mips n. 7250 dell'8.8.19 anticipava per presa visione del contenuto, ed anche per regolare l'accesso alla Piattaforma ed il trattamento dei dati relativi;

 

- in data 04.11.2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto istitutivo del Sistema informativo del Reddito di Cittadinanza, nel cui ambito opera la Piattaforma per la Gestione dei Patti per l'inclusione Sociale (Piattaforma GePI). Si precisa che le funzionalità necessarie a consentire l'attivazione e la gestione dei Patti per l'Inclusione Sociale, erano già state messe a disposizione dal Ministero del Lavoro, come sopra meglio precisato.


Tutto ciò premesso e considerato, si interroga l'Assessore alla Coesione Sociale per sapere

- se è stato trasmesso in forma singola o associata il/i nominativo/i degli utenti da accreditare sulla piattaforma GePI per lo svolgimento dei diversi ruoli (case manager per il Patto per l'inclusione sociale, coordinatore per il Patto per l'inclusione sociale, coordinatore per i controlli anagrafici, responsabile per i controlli anagrafici), e, nel caso affermativo si chiede che venga comunicato il/i nominativo/i;

- se l'Amministratore di Ambito ha proceduto a caricare la Convenzione, debitamente sottoscritta dal legale rappresentante di questa amministrazione, sulla piattaforma GePI nell'apposita sezione denominata "Verifica Convenzione", secondo le modalità indicate nella nota del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali n.7250 dell'08.08.2019, e ribadite nella nota n. 9023 del 21.10.2019;

- quanti sono i percettori di Reddito di Cittadinanza nel Comune di Venezia, quanti di questi hanno stipulato o dovranno stipulare il Patto per l'inclusione sociale e quanti invece hanno stipulato o dovranno stipulare il Patto per il lavoro;

- se sono stati organizzati i Progetti Utili alla Collettività (c.d. PUC) che interessano sia coloro che hanno stipulato o stipuleranno il Patto per il lavoro, nonché coloro che hanno stipulato o stipuleranno il Patto per l'inclusione sociale. Nel caso affermativo si chiede di sapere quali enti del Terzo settore siano stati coinvolti, nonché di conoscere i precisi ambiti dei progetti (culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni);

- se sono stati verificati i requisiti anagrafici dei beneficiari di RdC e in particolare, se si sono verificati i requisiti di residenza e di soggiorno, nonché se sono stati i medesimi comunicati ad Inps, ex art. 5, comma 4 del D.L. 4/2019;

- se sono in corso i controlli a campione sulla composizione del nucleo familiare, attraverso l'incrocio delle informazioni dichiarate ai fini ISEE con quelle disponibili presso gli uffici anagrafici e quelle raccolte dai servizi sociali sulla base di un Piano adottato da ciascun Comune.

 

Elena La Rocca

Sara Visman

 
 
Pubblicata il 03-02-2020 ore 12:45
Ultima modifica 03-02-2020 ore 12:45
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