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Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it - Interrogazione nr. d'ordine 2

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
2 2 10/07/2015 Davide Scano
 
Assessore
Paolo Romor
 
e p. c.
Segreteria della Commissione consiliare X Commissione
10/07/2015 09/08/2015 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta in Consiglio comunale01-06-2018Leggi

 

Venezia, 10 luglio 2015
nr. ordine 2
n p.g. 2
 

All'Assessore Paolo Romor


e per conoscenza

Alla Segreteria della Commissione consiliare X Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: organizzazione dell’orario di lavoro e timbratura dei dipendenti comunali

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che


1. l'art. 22 della Legge 23 dicembre 1994 n. 724 apre un capo dedicato alle “disposizioni in materia di pubblico impiego” e disciplina, in particolare, la materia dell’orario di servizio “nelle amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1 comma 2 del D.L.gs. 3 febbraio 1993 n. 29”. Tra queste amministrazioni vi sono, ovviamente, tutte quelle dello Stato ma anche Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane, ecc.;


2. il comma 3 della stessa norma stabilisce che: “l'articolazione dell'orario di servizio, dell'orario di apertura al pubblico e dell'orario di lavoro è definita, con le procedure (…) avendo presenti le finalità e gli obiettivi da realizzare e le prestazioni da assicurare, secondo modalità maggiormente rispondenti alle esigenze dell'utenza. L'orario di lavoro, comunque articolato, è accertato mediante forme di controlli obiettivi e di tipo automatizzato”;


3. la questione della timbratura dei dipendenti pubblici è ripresa poi da varie altre norme, l'art. 55 quater del D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165 (TUPI) dichiara, ad esempio, che uno dei motivi di licenziamento disciplinare è la “falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente (...)";

considerato che


4. il Sindaco ha dichiarato, in occasione della seduta d’insediamento del consiglio comunale, espressamente: “mi voglio fidare, aboliamo l’odioso orologio marcatempo e rendiamo responsabili tutti i lavoratori. Ai dirigenti sarà richiesto uno sforzo aggiuntivo: vedere dove sono i dipendenti e che cosa stanno facendo”;

5. l’intento del Sindaco è certo condivisibile: occorre instaurare infatti un nuovo patto fiduciario tra dipendenti comunali ed amministrazione ma lo strumento scelto è sbagliato perché, come accennato sopra, parrebbe proprio contrario ad una legge nazionale. E’ evidente che alcuni dirigenti l’hanno consigliato molto male, motivo in più per una sana turnazione;

6. il mancato obbligo di timbratura potrebbe essere letto, in mala fede, come una sorta di equo risarcimento, da parte dell’amministrazione, per il mancato finanziamento del fondo integrativo dei dipendenti. Esso poi comporterebbe, per i sicuri abusi commessi da pochi dipendenti “furbi”, un possibile effetto di emulazione da parte degli altri lavoratori, più rispettosi, con crescente disaffezione verso il servizio svolto. La nuova misura porterebbe così anche ad una nuova campagna di stampa contro il settore del pubblico impiego;

7. va detto peraltro che sarebbe fisicamente impossibile per i settanta dirigenti comunali controllare, giornalmente, le numerose sedi di lavoro dei circa 3.300 dipendenti dell’ente. E non si tratterebbe poi di alcun “sforzo aggiuntivo”, perché essi già oggi dovrebbero controllare, ed organizzare meglio, quanto fatto dai loro collaboratori;


8. il Sindaco ha sottoscritto, prima del ballottaggio, il punto programmatico del M5S inerente il dimezzamento degli incarichi esistenti (72 dirigenti, 23 Alte Professionalità, 215 Posizioni Organizzative, 371 Unità Organizzative Complesse) con la relativa riorganizzazione dell’intero organigramma comunale;

si chiede all’assessore

1. di spiegare le modalità con le quali l’amministrazione, nel caso, cercherà di adeguarsi alla chiarissima norma di legge ricordata;

2. di illustrare tempi e modalità della riforma dell’intera macchina comunale, attraverso l’accennata riduzione del 50% degli incarichi esistenti, l’assegnazione di essi secondo bandi di selezioni basati sul merito e la turnazione degli incarichi medesimi, come correttamente annunciato dallo stesso Sindaco;

3. di valutare infine l’utilizzo delle somme ricavabili, quali minori spese, dall’operazione di cui sopra per il ri-finanziamento del fondo integrativo dipendenti.

4. nell’ottica infine di una maggior responsabilizzazione dei dipendenti, di spiegare la nuova politica in tema di formazione del personale, di diffusione del telelavoro.

 

Davide Scano

 
  1. Davide Scano
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 10-07-2015 ore 11:35
Ultima modifica 10-07-2015 ore 11:35
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