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Partito Democratico - Interrogazione nr. d'ordine 1566

Logo Partito Democratico Nicola Pellicani
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1566 122 12/06/2019 Nicola Pellicani
 
Monica Sambo
Bruno Lazzaro
Emanuele Rosteghin
Rocco Fiano
Francesca Faccini
Giovanni Pelizzato
Sindaco
Luigi Brugnaro
 
e p. c.
Al Presidente della IX Commissione
 
inoltrata a
Assessore Michele Zuin
12/06/2019 12/07/2019 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
delega17-06-2019Leggi

 

Venezia, 12 giugno 2019
nr. ordine 1566
n p.g. 122
 

Al Sindaco Luigi Brugnaro


e per conoscenza

Al Presidente della IX Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare IX Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Parco Tecnologico Vega

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che


• Il Parco scientifico tecnologico Vega (Venice Gateway of Innovation) è gestito dalla società Vega Scarl;
• Il Comune di Venezia, tramite la propria controllata Ive, con il 55% delle azioni rappresenta il socio di maggioranza di Vega Scarl;
• Il Vega, nei suoi 25 anni di attività ha accumulato 15 milioni di euro di debiti;
• Il concordato preventivo concesso alla società dal Tribunale di Venezia nel 2013 prevede la messa in vendita di 11 lotti del Parco Scientifico Tecnologico Vega, per sanare i debiti;

 

Constatato che

 

• Nessuno dei tre bandi di gara effettuati è stato sufficiente per riuscire a vendere tutti gli 11 lotti, previsti dal concordato preventivo;
• Si apprende dalla stampa che l’ultimo bando effettuato (il terzo) ha permesso l’aggiudicazione preventiva di due degli 11 lotti, per l’importo complessivo di 1.830.000 euro;
• Alla base della mancata vendita dei lotti del Vega, le cui aste sono andate deserte, sembra esserci la mancanza di un Piano Strategico, che oltre al Vega comprenda l'intero waterfront lagunare, comprendente anche i Pili, Forte Marghera, San Giuliano, via Torino e la prima zona industriale (l'area dell'ex Italiana Coke);
• Tale problema emerge anche dall'intervista rilasciata alla Nuova Venezia dall'advisor Andrea Silipo, l'architetto che ha realizzato il Masterplan per la vendita;
• La mancanza di un piano unitario di sviluppo sembra la ragione principale per la mancanza di interesse da parte degli investitori privati;
• Fondamentale per redigere un piano Strategico è l'accordo tra i soggetti pubblici che hanno competenze pianificatorie sulle aree in questione. Vale a dire Comune e Autorità Portuale (l. 232/2017 “Correttivo Porti”);
• Fondamentale inoltre il coinvolgimento di ENI, soggetto “para-pubblico”, proprietario di molte aree a Porto Marghera;

Considerato che


• per sanare i debiti della società Vega Scarl è necessario riuscire a vendere e valorizzare tutti gli undici lotti previsti dal concordato preventivo;

TUTTO QUANTO PREMESSO E CONSIDERATO,

SI INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE


- se il Comune intende procedere per raggiungere l'intesa con il Porto per redigere un piano sulle aree del Vega e più in generale sullo sviluppo delle ex aree industriali più prossime alle aree urbane;
- come intenda procedere per ottenere la piena esecuzione del concordato preventivo e sanare i debiti accumulati dalla società Vega Scarl.

 

 

Nicola Pellicani

Monica Sambo
Bruno Lazzaro
Emanuele Rosteghin
Rocco Fiano
Francesca Faccini
Giovanni Pelizzato

 
  1. Nicola Pellicani
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 12-06-2019 ore 13:12
Ultima modifica 12-06-2019 ore 13:12
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